lunedì 8 luglio 2013

Laboratori e giocone dell'uovo

Oggi abbiamo iniziato con i laboratori. I 4 gruppi si sono separati nelle 4 diverse attività e hanno iniziato l'esplorazione del mondo. Nel pomeriggio invece, gli stessi 4 gruppi si sono sfidati al grande gioco dell'uovo, una sfida con attrezzi ancestrali e con lanci di uova.


Iniziamo dal laboratorio. Oggi ci soffermiamo in quello sul corpo umano. Abbiamo scoperto che il nostro cervello ogni tanto ci inganna e non riesce a cogliere tutti i dettagli di una scena. Grazie a questo nostro limite gli illusionisti ci fanno credere quello che vogliono e i borseggiatori ci sfilano i borsellini dalle tasche. Abbiamo esplorato alcuni nostri sensi, in particolare il dolore, l'olfatto e il tatto.  Per il dolore abbiamo utilizzato una leggera scossa e ognuno di noi reagisce diversamente. Lo stesso stimolo può provocare un sorriso o un urlo di dolore. Abbiamo capito che il dolore è utile, perché difende il nostro corpo.



Abbiamo anche sperimentato uno strano comportamento del nostro corpo con il gioco del tappo. Se ripetiamo per 10 volte uno stesso movimento, il nostro cervello all'11a volta non riesce a modificare il suo programma motorio, ma compie ancora lo stesso movimento. Bisognava semplicemente sfiorare per 10 volte un tappo e all'11a volta si poteva colpirlo, ma stranamente, anche l'ultimo movimento era uguale ai primi dieci e il tappo non veniva colpito.


Abbiamo annusato odori strani e ci siamo accorti che le vie olfattive hanno pochi collegamenti con i centri della parola. Tutti riconosciamo gli odori, diciamo "sì sì lo conosco" ma non riusciamo a dargli un nome. Emergono invece ricordi, perché le vie olfattive sono collegate con quelle della memoria e delle emozioni. Oggi abbiamo annusato il cetriolo, l'odore di affumicato, l'odore della cacca del cavallo, la fragolina di bosco, il basilico, la menta, il cioccolato, il caffé, il melone, l'eucalipto, il fungo, la lavanda e il pompelmo.



Al laboratorio di biologia abbiamo osservato gli animaletti raccolti ieri. Al binoculare sono spettacolari, si possono osservare gli occhi, le branchie, le zampe. Abbiamo anche osservato una zecca che Filippo ha staccato due settimane fa dal suo corpo e che ha tenuto sotto alcol fino ad oggi. Le zecche fanno schifo. Si attacano al nostra pelle e succhiano il sangue. Sono degli acari, cioè non sono insetti, ma parenti di ragni e scorpioni. La zecca che abitava sul Filippo era probabilmente una ninfa della specie Ixodes ricinus. Era grande circa 1-2 mm. Abbiamo anche osservato da vicino un efemerottero.





Nel mondo dei primitivi abbiamo lavorato la steatite per creare ciondoli, utilizzato i pigmenti estratti dall'ocra rossa e gialla e acceso il fuoco con diverse tecniche.




Nel pomeriggio prima del giocone, gli animatori del Club Med di Mascengo hanno proposto un corso di ginnastica a tempo di musica. Una volta caldi, abbiamo giocato.






I 4 gruppi si sono sfidati al giocone dell'uovo. Con sci primitivi, bombe di farina, antiche lotte primitive, esercizi di equilibrio e corse ci siamo divertiti fino all'ora di merenda. Qualche uovo è finito per terra, ma in generale, le uova sono state quasi tutte rimesse nelle loro scatole intatte. Stiamo leggendo un bel libro di J. Gaarder che parla appunto della vita e delle uova. Abbiamo così tradotto in gioco un bel romanzo.






 

 
 

Tra un'attività e l'altra i bambini giocano tantissimo: kubb, ping pong, calcetto, salti e corse. Meglio se a testa in giù. Sono impegnatissimi, lo fanno come se fosse un lavoro. Si fermano solo per raccogliere qualche dente che cade. Sì, perché sono ancora cuccioli, sputano il dente, chiedono se il topino passa anche di qui e poi tornano i corsa a giocare. Il topino passerà anche da Mascengo.

 
 


La serata è passata tra canti, storie e karaoke. Fa tenerezza vederli cantare a squarciagola le canzoni d'amore di Laura Pausini e con lo stesso fervore quelle dello zecchino d'oro....






 

2 commenti:

  1. Seguiamo con molto interesse le vostre attività quotidiane e le bellissime foto che ogni giorno ci regalate!
    Un caro saluto a tutti i miniscienziati del campo, in particolare a Nicolò, dai suoi genitori e dalla sua sorellina.

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  2. Grazie per il vostro saluto, diremo a Nicolò del vostro pensiero. Buona giornata!

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