Eccoli così grandi: trascinano da soli le valige con le
rotelle, ripongono con attenzione gli abiti nell’armadio e
raccontano dei loro fratellini, dei cani, dei gatti e
della loro vita. Eccoli così piccoli, che sistemano il loro orsacchiotto nel
letto, che guardano ancora il mondo con gli occhi curiosi del bambino.
Sono arrivati. Dopo esserci conosciuti siamo subito andati
al fiume Piumogna con una domanda. Da dove arriviamo? Come facciamo ad essere qui? Qual è la nostra origine? Un filo d’erba, un piccolo insetto o le
nostre vite, guardate da vicino hanno qualcosa di incredibile, di meraviglioso.
Di misterioso. Con questa domanda, che non ha risposta, siamo andati a girare i sassi del
fiume, per osservare la fantasia della vita. Quella degli insetti, la nostra.
Abbiamo esplorato solo dieci metri di fiume, ma in questi dieci
metri c’erano tanti animaletti. Ci sono sempre stati, da milioni di anni, ma
noi li abbiamo scoperti solo oggi. Plecotteri, pesciolini, rane, girini,
efemerotteri, tricotteri e altre larve di insetti.
Una bambina si è accorta che una volta messi in un barattolo
i plecotteri e gli efemerotteri erano disorientati, si mettevano tutti uno
sopra l’altro. Sono così abituati a vivere in un fiume con acque mai ferme, che spontaneamente si
attaccano a quel che trovano. I bambini hanno aggiunto dei sassolini nel barattolo e subito le larve si sono
messe lì, aggrappate con i lori “artigli”
al sasso e pronte a combattere contro la corrente del fiume. Sono larve di insetti strane, hanno persino le branchie per
poter respirare sott’acqua, e sono così sensibili all’ossigeno che se il fiume
non è in buona salute, loro spariscono. Per questo sono considerate dei bioindicatori
della salute del fiume. Abbiamo raccolto
gli animaletti e li abbiamo portati in laboratorio. Domani li osserveremo con i
binoculari.
Dopo le
osservazioni abbiamo giocato: a bandiera, a palla in mezza alle gambe e i più
coraggiosi (solo due!) si sono tuffati nelle gelide acque della Piumogna.
Dopo cena abbiamo giocato, cantato. Gli animatori ci hanno raccontato una storia con le ombre. Ci così siamo conosciuti un po’ meglio. È solo un giorno che siamo qui, anzi di meno, eppure sembra che ci conosciamo da tanto tempo.
Dopo cena abbiamo giocato, cantato. Gli animatori ci hanno raccontato una storia con le ombre. Ci così siamo conosciuti un po’ meglio. È solo un giorno che siamo qui, anzi di meno, eppure sembra che ci conosciamo da tanto tempo.
Il primo giorno è
già finito...sono arrivati con quel
giusto timore che si deve avere quando si inizia un’avventura sconosciuta. 20
bambini, 20 storie diverse, per poi accorgersi dopo poche ore che ognuno
assomiglia un po’ all’altro. Tutti abbiamo un po’ paura, tutti vorremmo essere
un po’ migliori, tutti abbiamo dei talenti, tutti vorremmo che fosse bello. E
allora la nostra vita in colonia non è
solo fatta di canti, giochi e merende,
ma diventa un’occasione per provarci ancora una volta, provare ad incontrare
l’altro che tanto mi assomiglia, provare ad essere un po ‘ meglio.
Tutte le fotografie delle nostre giornate sono disponibili a questo link:
https://plus.google.com/u/0/photos/115220409725466016292/albums/5883499832083087041
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